Come si sta in Albania?
Come i miei amici sanno bene da qualche mese sono in Albania, per lavoro, un paese che non conoscevo per non esserci mai stato prima.
Sono arrivato con i soliti preconcetti che molti hanno sugli albanesi, un popolo che da molti (me compreso) era visto come un popolo per niente tranquillo e da cui stare lontano.
Devo dire che mi sono immediatamente ricreduto avendo trovato un popolo onesto, leale, generoso e dedito al lavoro.
Al di là della bellezza o meno dei luoghi, per inciso ce ne sono veramente di belli e interessanti ma di questo ne parleremo in seguito, mi vorrei soffermare sull’aspetto che probabilmente fa più paura ai viaggiatori, quello legato alla tranquillità.
Io sto rimanendo nella zona di Durazzo (la terza città dell’Albania) e vi posso assicurare che la vita è alquanto tranquilla, non ho assistito mai (e sottolineo MAI) a nessun episodio che mi abbia dato l’impressione di pericolo, in giro si vedono tanti poliziotti, e in 5 mesi ho visto solamente qualche ubriaco e qualche mendicante (forse più di qualcuno)
In giro per la città ci sono molti locali turistici (alcuni molto belli), tanti ristoranti (alcuni di buon livello) e una marea di hotel.
La prefettura di Durazzo ha avuto inoltre il merito di fare di tutto per intercettare tutto una serie di opportunità turistiche, rivalutando (almeno per il momento, purtroppo, solamente il centro cittadino) e portandolo al livello di una città europea.
I cittadini europei inoltre hanno anche la possibilità di fare una vita agiata (qui gli stipendi sono bassissimi) permettendosi “sfizi” (come ad esempio mangiare al ristorente ogni sera) che almeno in Italia probabilmente sarebbero preclusi.
Certo non è tutto oro quello che luccica, uscendo dalla città (ma anche allontanandosi dal centro) si assistono a scene che ricordono l’Italia rurale di 50 anni fa. Le infrastrutture a volte sono fatiscenti, le strade a volte solamente sterrate, gli acquisti dei beni primari vengono fatte in botteghe fatiscenti (quando non direttamente sul bordo della strada)
Insomma un paese fatto di contraddizioni plateali, in cui la cultura di un popolo orgoglioso si innesta con la ricerca di un benessere economico che probabilmente nei prossimi anni farà cambiare il volto a questa nazione.
Queste come capite sono le mie prime impressioni, sarà mia cura cercare di dare una visione particolareggiata cercando anche di scrivere qualcosa sia sul costo della vita che sulle attrazioni da visitare, nel frattempo se volete potete seguirmi sui social e guardare i vari post che pubblico da qui.