Una semplice catena di bici può unire tutto, ma proprio tutto, il continente europeo?
Due cicloturisti credono che la cosa sia possibile, ed è per questo che nel Giugno del 2022 partiranno da Lampedusa (il punto più a Sud della penisola italiana) passeranno da Pozzallo (RG) e Spadafora (ME) i paesi di residenza dei due ciclisti e alla fine arriveranno niente di meno che a Capo Nord, a sua volta uno dei punti più a Nord del vecchio continente, il tutto in una quarantina di giorni.
Ad accompagnarli Nino con il suo camper, anch’egli una persona che ha l’avventura nel sangue, esperto camminatore non nuovo ad imprese del genere, essendo giunto a Capo Nord all’interno del progetto “Camper Wild Trek”, un progetto che partendo dall’Etna lo ha portato fino al punto più a Nord del continente europeo e che lo ha visto attraversare otto stati europei e camminare in alcuni dei più bei parchi naturali europei,
Sarà un viaggio unico ed incredibile che porterà i tre ad attraversare tutta L’Italia, e poi l’Austria, la Repubblica Ceca, la Polonia, ed ancora Lituania, Lettonia ed Estonia. Dalla capitale dell’Estonia (Tallin) il piccolo gruppo prenderà il traghetto alla volta di Helsinki, poi attraverseranno tutta la Finlandia e una piccolissima parte di Svezia ed arriveranno in Norvegia, qui dopo un altro paio di centinaia di Km arriveranno nella punta nord dell’isola di Magerøya, nella parte più settentrionale della Norvegia, luogo dove di fatto finisce la strada e che dagli appassionati è conosciuto come NordKap.
Il viaggio impegnativo sia in termine di chilometri che di dislivello da affrontare, sarà effettuato con due bici muscolari, e li vedrà percorrere quasi 7500 km, percorrendo di fatto le strade di buona parte del continente europeo.
Il ritorno in Camper permetterà ai tre di passare da alcuni dei luoghi più belli dell’intero continente, e porterà l’attenzione su come questo continente debba essere preservato, non solo per noi stessi ma anche per le generazioni future.
Molti i sensi che Nino, Domenico e Pietro vogliono dare a questo viaggio. Inizialmente il piacere di unire non solo virtualmente tutto il vecchio continente, un continente a volte spaccato ma che rappresenta non solo la casa di tutti gli europei, ma anche una chimera per le migliaia di persone che giungono a Lampedusa.
E come non citare la sostenibilità ambientale, i due utilizzeranno una bici esclusivamente muscolare ad impatto zero, un mezzo che grazie alle sue potenzialità può essere determinante per scoprire un nuovo modo di viaggiare “slow”, ed è per questo che tra i loro vessilli campeggerà anche quello di Legambiente, associazione sempre attenta all’interazione uomo-ambiente e alla salvaguardia delle risorse del nostro pianeta.
Ma ci sarà anche la gioia di effettuare un viaggio unico e che rimarrà nella loro memoria e in quella di tutti gli appassionati di cicloturismo, un viaggio in cui fatica ed emozioni si intrecceranno fin dalla prima pedalata.
Come se non bastasse i tre, da sempre attivi nel mondo del volontariato, lanceranno una raccolta fondi per aiutare la Misericordia di Spadafora, e in generale per far conoscere il grande mondo del volontariato, un mondo spesso sconosciuto al grande pubblico ma che merita la riconoscenza di tutti.