Inno alla bici!

La bicicletta, un mezzo che forse rappresenta il primo approccio alla libertà assoluta.

Fin da bambini, quando alle due ruote i nostri genitori affiancavano le rotelle, la bici ha rappresentato lo strumento giusto per mettersi alla prova. Uno strumento che ha portato la prima difficolta, quella di superare l’insita paura delle cadute.

Chi non ricorda poi la fiducia che si doveva avere nel genitore, di solito il padre, che prometteva di non lasciare il sellino, cosa che invariabilmente succedeva.

E che dire delle prime cadute, i pianti da bambino per un ginocchio sbucciato, ma anche la forza d’animo di risalire su quella sella per riprovare li dove poc’anzi si era fallito.

La bicicletta di fatto è una palestra di vita, una palestra che forgia il carattere e lo rende sicuramente migliore.

Con la bicicletta in qualunque modo la si utilizzi d’altronde non puoi barare, non vi è un modo per convincerla ad andare avanti se non faticando, una fatica che ti ripaga con la soddisfazione di raggiungere i tuoi obiettivi.

La bici, cosi come la vita, ti insegna che non tutte le strade sono in discesa, che una scorciatoia può farti perdere tempo, che la presunzione non serve a nulla.

Ma la bici può essere anche altro, può essere un modo di viaggiare diverso e sicuramente più coinvolgente. Ed è proprio questo il cicloturismo, un modo di viaggio che unisce l’amore per la due ruote con il piacere di scoprire sempre posti nuovi.

La bici d’altronde è più veloce dei piedi ma molto più lenta dei moderni sistemi di trasporto, viaggiando e pedalando non si viaggia ma si fa parte del viaggio, si sentono gli odori dei paesi attraversati, si guardano i colori dei luoghi, si fa amicizia e si conoscono nuove culture.

Il cicloturismo negli anni ha conquistato sempre più persone, ritagliandosi uno spazio nel panorama dei viaggi avventurosi, viaggi nei quali nulla è scontato ma tutto è possibile.

I cicloviaggiatori sono coloro che non si spaventano della pioggia o del sole, che sono pronti sempre a trovare una soluzione, che hanno sempre la voglia di vedere un posto nuovo, di fare una chiacchiera e perché no di fermarsi due minuti con una birra ghiacciata in mano a guardare un panorama magnifico.

Perché alla fine come spesso molti dicono l’unica catena che rende liberi è la catena…della bicicletta.

domenico

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