La Sicilia che nessuno vuole!!!!

L’evento sull’isolotto di Isola delle Femmine, situato a pochi chilometri da Palermo, ha portato all’apertura di un’indagine per capire come sia stato possibile violare un’area protetta, nonostante i divieti vigenti fino al 30 giugno. L’isola, riserva naturale orientata e importante approdo per i volatili nidificanti, è stata invasa da circa ottanta persone appartenenti alla ‘buona’ borghesia cittadina, tra cui professionisti e imprenditori.

Le circostanze dell’evento non sono ancora chiare. Potrebbe trattarsi di un party abusivo per celebrare un doppio compleanno o di un’iniziativa per realizzare un video promozionale autorizzato dalla proprietaria dell’isola. Tuttavia, gli esponenti della Lega Italiana Protezione Uccelli, che gestisce l’area, hanno dichiarato che le attività di musica e ballo non sarebbero state consentite in nessun caso.

L’evento è stato interrotto dall’intervento della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, che sono arrivate con motovedette, supportate da diverse pattuglie di carabinieri e poliziotti. Gli invitati, partiti da un club sulla costa, hanno raggiunto l’isola con delle barche, sbarcando sui 15 ettari di roccia dominati da una torre parzialmente distrutta.

L’organizzazione del party è stata attribuita a due fratelli gemelli medici, noti per aver organizzato eventi simili in passato, come il brindisi alla Fiumara d’Arte in provincia di Messina e feste in ville affittate. Sebbene pare sia stata fatta una comunicazione sull’evento, la direzione della riserva sostiene di non aver ricevuto alcun avviso formale.

Gli investigatori stanno ora verificando in quale parte della riserva siano sbarcati gli invitati, distinguendo tra la zona di tutela assoluta e quella in cui sono organizzate le visite guidate.

Purtroppo, anche questa vicenda riflette alcune delle problematiche che affliggono la nostra amata Sicilia, dove a volte il rispetto per le regole e per il patrimonio naturale viene meno di fronte agli interessi e alle iniziative private.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *