la Sicilia e Vecchioni!!!!

vecchioni

Le polemiche che sono nate dopo la frase di Vecchioni che ha etichettato la nostra isola una “M****” hanno invaso il Web, e hanno diviso i cittadini e i politici (e ti pareva i politici vera rovina della nostra sicilia non mancano mai). Vecchioni era invitato a Palermo dall’università del capoluogo regionale, e durante un discorso ha etichettato la nostra isola un “escremento” Tutti sono saltati dalla sedia, come si può etichettare la nostra bella isola una M*****? Chi ha però sentito tutto il discorso? ebbene io l’ho fatto (si trova facilmente sul web) e vi dico che Vecchioni secondo me HA RAGIONE.

Il cantautore ha esordito tratteggiando la situazione palermitana facendo due esempi lampanti del dispregio delle leggi (anche quelle del codice della strada):tutti senza senza casco e con macchine in tripla fila (non in doppia) e qui ha lanciato l’epiteto verso la nostra terra. ma Vecchioni non si è fermato a quell’epiteto, per sottolineare il suo discorso Vecchioni ha detto integralmente che non “ama questa sicilia che si butta via, Non ama la Sicilia che rovina la sua intelligenza e la sua cultura, Non la ama perché i siciliani sono la razza più intelligente al mondo ma non fanno nulla per cambiare” Ha forse sbagliato? io credo che sia stato coraggioso a dire la verità, una verità che molti di noi (io per primo) pensiamo, ma che non abbiamo possibilità, voglia o palle per dire.

Domenico

ps la strumentalizzazione giornalistica fatta su una singola frase è qualcosa di allucinante, non mi stancherò mai di ripetere: informatevi, informatevi, informatevi e ancora informatevi, fatelo sempre comunque e dovunque, solo cosi potrete avere le idee chiare!!!!!

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Una risposta

  1. Hosting ha detto:

    Conosciamo bene Vecchioni, una persona schietta e per questo pu talvolta apparire antipatico, nello specifico oltre che apprezzarlo professionalmente credo sia una persona perbene e condivido la provocazione, la Sicilia una terra meravigliosa che non valorizzata dai siciliani che la abitano, occorre prenderne coscienza ed avviare una rivoluzione culturale, politica e sociale.

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