Le sorprese delle regionali.
Si parlerà molto delle regionali appena concluse, elezioni che sono quelle temporalmente più vicine alle consultazioni nazionali.
Spicca ai miei occhi l’astensione, un astensione che sicuramente ha giocato una parte importante nella vittoria di Musumeci, ma che io intendo come protesta anche verso quel voto di protesta dato ai cinque stelle.
Ed è proprio sul partito di Grillo che vorrei soffermarmi, i grillini hanno avuto un ottimo risultato (a Spadafora sono il secondo partito con circa 500 voti, pochi per un eventuale lista comunale) ma non sono riusciti a portare a casa il risultato.
Con una metafora calcistica, hanno giocato bene ma hanno perso, non entrare dalla porta principale all’ARS nel loro momento di massimo fulgore rappresenta, almeno per me, una sonante sconfitta.
Probabilmente questo sarà il liet motiv anche delle nazionali, con i grillini che potrebbero essere nuovamente rappresentare i vincenti ma perdenti.
Secondo me, ma di certo non sono un politico “serio”, dovrebbero prendere in considerazione l’idea di qualche alleanza, altrimenti saranno sempre all’opposizione, un opposizione che prima o dopo farà stancare anche i militanti più duri e puri.
Altre tre sorprese sono i 17.000 voti del ventunenne, l’esclusione di Santi Formica e l’ingresso di Galluzzo al parlamento regionale. Il primo ha avuto un consenso fuori dal comune, nel futuro si dirà che sono voti del padre-pregiudicato, nel presente hanno contribuito alla vittoria del centro destra. Formica invece almeno per il momento (a meno di assessorati che si dicevano promessi in campagna elettorale) è il grande escluso del parlamento regionale, il problema non sarà per lui ma per le decine di persone che gravitavano attorno a lui, persone che adesso hanno perso il loro referente, persone che sono partite in politica con Galluzzo, persone che di fatto sono state superate, e forse presto saranno dimenticate dalla politica che conta.